Il Comune di Palermo ha pubblicato un avviso pubblico di manifestazione di interesse rivolto agli operatori economici per la realizzazione e gestione di tre nuovi parcheggi di interscambio tramite partenariato pubblico-privato (PPP).
Si tratta di una procedura basata sulla finanza di progetto, ai sensi dell’articolo 193 del D.lgs. 36/2023, e rientra tra gli interventi strategici previsti nel PUMS – Piano Urbano della Mobilità Sostenibile aggiornato ad aprile 2024.
Obiettivo: ridurre traffico e incentivare il trasporto pubblico
I parcheggi sorgeranno in aree urbane strategiche, vicino a linee tram e nodi intermodali, con l’obiettivo di incentivare l’uso del trasporto pubblico locale (TPL) e ridurre il traffico veicolare privato.
Le aree interessate sono:
- Piazzale Ungheria
- Piazza Boiardo
- Piazza Don Bosco
Tutti e tre i progetti sono già supportati da Progetti di Fattibilità Tecnico Economica (PFTE) redatti e asseverati, che costituiscono la base tecnica per l’elaborazione delle proposte progettuali da parte degli operatori privati.
Caratteristiche delle proposte richieste
Le imprese dovranno presentare una o più proposte progettuali che comprendano, obbligatoriamente:
- Progettazione esecutiva
- Costruzione dell’opera
- Finanziamento privato
- Gestione in concessione
- Manutenzione ordinaria e straordinaria
È anche possibile proporre servizi aggiuntivi come la gestione dei parcheggi su strada o il servizio rimozione veicoli, per migliorare la sostenibilità economico-finanziaria dell’intervento.
Opportunità per il settore privato
La formula del PPP consente al Comune di non gravare direttamente sul bilancio pubblico, trasferendo parte del rischio al privato e garantendo maggiore efficienza nella realizzazione.
In parallelo, l’operatore economico selezionato potrà contare su una gestione pluriennale in concessione, con margini di ritorno economico legati al servizio parcheggi.
Questa iniziativa rappresenta un modello replicabile per molte città italiane, in linea con le politiche nazionali sulla mobilità sostenibile e la razionalizzazione della sosta urbana.
Modalità di partecipazione
Le proposte devono essere redatte nel rispetto delle indicazioni dell’art. 193 del nuovo Codice dei Contratti Pubblici, utilizzando i modelli e la documentazione messi a disposizione dall’Amministrazione.
Ogni proposta va inviata via PECall’indirizzo:
Il termine per la presentazione è fissato a 90 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso, disponibile nella sezione “Amministrazione Trasparente” del sito comunale.
Iter e valutazione
Dopo la scadenza del termine, il Comune procederà con una valutazione comparativa delle proposte ricevute. Verranno esaminati criteri quali:
- Congruità tecnica ed economica
- Qualità dei servizi proposti
- Piano economico-finanziario
- Durata della concessione
- Esperienza del proponente
- Cronoprogramma dei lavori
Il progetto o i progetti selezionati verranno poi posti a base di gara per la concessione, con l’obiettivo di avviare la realizzazione nei tempi previsti dalla programmazione triennale 2025–2027.
Ricordiamo che questo è il terzo tentativo, dopo i primi due andati deserti.Sarà la volta buona?
speriamo
Fabio, dei parcheggi di via Libertà e di Mondello invece cosa se ne sa?
si rifaccia completamente anche la superficie di quello di piazza v.e.orlando, eliminando quelle sciocche aiuole con gli aranci amari secchi o piantumandole con qualcosa di idoneo al poco spazio e alla poca acqua. si riporti il marciapiede all’altezza del portico dei bar (al momento c’è un scalino su cui hanno applicato delle cazzuolate di cemento), si rimetta in discussione il corpo rialzato che ha cancellato la scalinata del tribunale. sarebbe giusto abbatterlo completamente, ripristinando la scalinata e facendo riemergere il palazzo di giustizia da quella muraglia tirata su per imitare il bastione della balata. quest’ultimo è imprigionato in una specie di pozzo luce condominale sul cui fondo si raccolgono erbacce e rifiuti. un vero affronto.
e quindi, nel fare questi nuovi parcheggi, si tenga conto dei luoghi in cui sorgeranno. piazzale ungheria è uno dei punti più degradati di tutta la città. togliere le macchine migliorerebbe di molto la situazione. la superficie si lasci alla stessa altezza del marciapiede del portico, e al centro si faccia una vasca con delle fontane, si sistemino tutti i portici e si affidino alla vigilanza.
piazza don bosco è molto bella. non si rovini il giardino davanti al ranchibile.
piazza boiardo. giusto farci un parcheggio. la linea tram deve poi scendere fino a via libertà e a giachery, eliminando quella strettoia che costringe gli automobilisti a fare il giro della piazza per risalire da via notarbartolo. si faccia anche il ponte in via raposardi.
https://ilsicilia.it/fondi-fua-palermo-170-milioni-di-euro-investimenti-elenco-opere-previsti/
@punteruolorosso, leggi pure qui se hai tempo. Si parla di altri. Comunque mi permetto di ricordarti che in piazza don bosco è previsto sia sotterraneo, tecnicamente non dovrebbero interessare le alberature lì presenti. E piazza Boiardo dovrebbe essere riqualificata eliminando quella strettoia e il doppio binario non appena si decideranno a fare partire i lavori della linea B.
E anche oggi la marchetta è stata fatta.
Per gli amministratori del forum, ma chi o cosa aspettate per bannare quest’ultimo signore?
@ff, grazie per il link. su piazza politeama c’è da dire che, al di là della stazione dell’anello, mancano le altre due opere fondamentali per l’intermodalità. il tram, che è stato momentaneamente cassato, e la metro leggera automatica. paradossalmente, per accontentare i detrattori di un’opera o di un’altra, non se n’è fatta nessuna. l’utilità dell’anello dipenderà dalla frequenza delle corse. se sarenno di una ogni mezz’ora non servirà a niente.
Piuttosto spererei che non vada di nuovo deserta! Come più volte espresso, per avere e lasciare una città più bella, pulita e vivibile, sono assolutamente favorevole a qualsiasi implementazione della mobilità pubblica (anche a costo di dover fare qualche ripiantumazione di alberi, che pure adoro) così come di qualsiasi iniziativa che potrebbe favorirne l’uso, come questa dei parcheggi di interscambio.
Non vorrei che le imprese non ‘ci vedano’ non solo per le lungaggini della macchina burocratica, ma anche perchè temono che poi possano essere sottoutilizzati…. E il timore penso purtoppo abbia una sua validità, almeno finchè non passa questa mia generazione di 60-70enni, cui limitare o levare l’uso della macchina anche per pochi metri è come… levare le armi agli americani! 🙂 . Personalmente uso sempre il treno metropolitano (le cui fermate raggiungo a piedi), ma la stragrande parte dei miei coetanei non lascerebbero la macchina neanche se li pagassi, figuriamoci se… dovessero pagare loro per lasciarla al parcheggio 😀
Caro napoletano, perché dovrebbero bannarmi? Perché faccio notare che questo blog, che era nato come strumento di denuncia, è diventato l’ufficio stampa del Comune di Palermo? O forse tu, napoletano, vuoi far credere che il vero problema sia la PRESUNTA mancanza di parcheggi? Allora spiegami perché il marciapiede tra policlinico e stazione vespri è sempre occupato dalle auto, nonostante ci siano parcheggi vuoti (e GRATUITI) a pochi passi nello spiazzale a lato della stessa stazione. Il palermitano parcheggia comunque dove più gli viene comodo, anche se ci sono spazi liberi a pochi metri. Allo stesso modo il palermitano prende il SUV sempre e comunque.
Andrebbe denunciata la MANCANZA DI CIVILTÀ, derivante dalla conseguente MANCANZA DI CONTROLLO DEL TERRITORIO. Invece, il solito comunicato stampa comunale che annuncia il solito FINTO PROBLEMA per distogliere l’attenzione dai problemi veri, insinuando subdolamente che la colpa è dei privati che non si presentano per questa ennesima opera così fondamentale e risolutiva.
Ti rode quando ti si fa notare che sei palermitano eh? anzi napoletano, che è ancora peggio.
E’ molto semplice, non frequentare più questo forum. Considerato che sono marchettari, cambia compagnia. Io di solito quando un posto lo ritengo mal frequentato lo evito. Buona serata…
“Io di solito” cosa? Tipico approccio da 106ª provincia: zittire chi denuncia e poi lamentarsi del degrado.”
Non prendo “lezioni” di vita da napoletani. Guardo a chi sta più in alto, non in basso 😉
viva napoli e i napoletani
Caro @the villains, è sempre un piacere leggerti: lo ammetto, ad ogni articolo spero di trovare un tuo commento. Hai questo modo tutto tuo di inveire contro il mondo e autoproclamarti unico faro tra la feccia che mi diverte tantissimo. Ma c’è una differenza, caro mio, tra il gioco di ruolo da anti-eroe cinico e l’insulto becero in una maniera neanche più tanto nascosta ai napoletani. Ti basterebbe così poco per non rovinarmi il divertimento, dai su… Non voglio credere che uno come te, che ama pontificare e dispensare giudizi morali a destra e a manca, non sia in grado di distinguere tra denuncia\critica sociale (che qui, a differenza di quanto pensi, viene fatta) e semplice vuota offesa mista a razzismo da bar, non ti fa fare una bella figura e fa trasparire una bassissima cultura. Tutte cose che non ti rendono migliore di nessuno. Prima era solo un gioco di parole ma da oggi ti chiamerò davvero the villano of Palermo. Baci e abbracci…
@punteruolorosso, sorvoliamo su.
Oggi, la disgrazia di dover passare dal rinomato centro storico:
– accattoni ovunque;
– bici e monopattini in mezzo alla folla senza scendere;
– auto che suonano ai pedoni;
– motorini senza targa che volano sulle strisce.
Ho “osato” alzare le braccia mentre mi sfreccia la moto davanti e mi sono beccato:
“testa di minkia”, “cornuto”, “pezzo di merda”… il tutto da un energumeno olivastro, tatuato che non parla italiano.
Dove trovi questi esemplari antropologici? Palermo e Napoli, non certo Salerno o Torino.
Se denunciarlo è “razzismo”, allora portateli a casa tua e coccolateli tutti. Io li voglio lontani.
Vorrei capire meglio quand’è esattamente che tu hai denunciato un comportamento non opportuno di un napoletano? o di gente “olivastra”? Forse me li sono persi io ma hai sempre criticato il palermitano medio, no il napoletano\immigrato medio. La verità è che cerchi di offendere categorie di persone anche quando queste non c’entrano nulla con la conversazione. Tu non vedi proprio l’ora di far notare quanto per te facciano schifo. Di solito sono stati i palermitani, poi i napoletani e ora gli olivastri, domani chissà i palestinesi o la gente di colore, se tanto mi dà tanto. Questa, caro mio, non è critica sociale. Non è ironia. Non è satira. È razzismo. E anche piuttosto mediocre.
Ci sono tantissime cose di Palermo che mi fanno schifo, tra cui molti palermitani, ma tu giuro che mi fai ancora più schifo. Non nasconderti più dietro al dito “dell’opinione forte” ogni volta che qualcuno ti fa notare quanto sia contorto e marcio il tuo ragionamento. Non sei più divertente caro villano of Palermo.
@punteruolo, questo vale anche per te. Da una parte scrivi che vivi in Germania, dall’altra scrivi “viva Napoli e i napoletani”. E allora sii coerente e vai a vivere in mezzo a loro.
Per l’altro tizio, preciso che l’olivastro è il colore della pelle dei palermitani sul motore senza targa. Sono loro che non parlano italiano. Gli extra-comunitari lo parlano meglio.
@ the villains
Un colpo alla botte e uno al cerchio, eh?!
@Audace
Incoerente? Io attacco sempre la stessa antropologia degenerata: Palermo, Napoli o Catania cambia solo il nome sulla cartina. Stesse facce, stessi gesti, stessa mentalità tribale che manda tutto a rotoli.
Non cambio bersaglio: è il vostro habitat culturale che si replica da una cloaca urbana all’altra.
La verità vi brucia perché vi toglie l’alibi morale. Ma finché difenderete lo schifo per non guardarlo in faccia, ci annegherete dentro. Con dignità zero e il sorriso da fessi.
caro @the villains, intanto voglio scusarmi con te e con tutti i lettori. Non è mia intenzione creare un ambiente tossico anzi vorrei riuscire ad instaurare un dialogo più maturo e costruttivo. Quindi scusa.
Molte delle frustrazioni che vivi sono condivisibili, tipo il traffico, soste selvagge, motorini elettrici in centro, arroganza e poco rispetto delle regole di alcuni palermitani, controlli insufficienti… sbagli se pensi che servi tu per aprirci gli occhi. Ed è proprio qui uno dei cortocircuiti. Continui a dire cose come :”La verità vi brucia perché vi toglie l’alibi morale”, “Siete incapaci di vedere oltre la vostra cittadina, perché non avete mai vissuto altre situazioni fuori di essa”, “qualcuno di troppo qui si rivede nei comportamenti rimproverati mie registrazioni”, ” quella sensazione di superiorità non è una posa: è una constatazione.”, e poco dopo “Jerry, non mi elevo: sono già sopra.” e tante altre, ti rendi conto che non sai chi si trova dall’altro lato della tastiera? io The heroes of Palermo o i signori Audace o Punteruolorosso (non me ne vogliate, nomi presi a caso) ti abbiamo dato modo di pensare che siamo indifferenti o difendiamo queste situazioni da te denunciate? Io penso di no. Allora ecco una domanda seria: Perché pensi che siamo parte del problema? Nel mio piccolo ti assicuro che cerco di fare il bravo cittadino, segnalo situazioni a chi di dovere, rispetto le regole, faccio la differenziata e ogni volta che posso faccio notare comportamenti inopportuni a chi sta sbagliando. Ti ricordo che non ti stai rivolgendo all’intera cittadinanza palermitana ma ad un ristretto gruppo di persone che legge e si prende la briga di rispondere ad articoli di un sito che molto spesso tratta pure di quelle tue stesse frustrazioni. Non ti dovrebbe sorprendere quindi sapere che potremmo pure essere d’accordo. Quindi ecco, l’arroganza e la superiorità immotivata cozza completamente con il contesto. Lo dico senza intenzione di offenderti personalmente.
Altro cortocircuito sono le offese velate e discriminatorie. “sbaglio o l’attuale comandante dei vigili urbani di Palermo è napoletano?”. “Ti rode quando ti si fa notare che sei palermitano eh? anzi napoletano, che è ancora peggio.”, “Non prendo “lezioni” di vita da napoletani”, “Se denunciarlo è “razzismo”, allora portateli a casa tua e coccolateli tutti.” In questo articolo hai dato il meglio di te. Altra domanda seria: Perché hai sentito in più occasioni di dover parlare dei napoletani? che cosa c’entrano?
E infine, se ne hai voglia ovviamente, raccontaci un po’ di te, chi sei? che fai nella vita? Perché hai tutto questo odio e perché lo riversi qua? stai riuscendo a traslocarti? e in quale città? forse così noi possiamo comprendere meglio te e tu forse puoi smetterla di vederci parte del problema.
inizio io dicendo che sono uno studente di ingegneria, mi piace muovermi in bicicletta e anch’io sto programmando di andare fuori.
Apprezzo il tuo tono pacato, anche se non condivido il contenuto.
So bene che tra i lettori ci sono persone civili. Tuttavia, basta scorrere certi articoli (soprattutto i più vecchi, prima che il sito sembrasse diventare una diramazione dell’ufficio stampa comunale) per imbattersi in commenti in cui si rivendicano apertamente comportamenti illegali.
È a quella mentalità che mi rivolgo: non ai singoli utenti, ma a una antropologia culturale tossica che si riproduce da generazioni e che trova la sua massima espressione a Napoli, Palermo, e Catania: parcheggio ovunque, urlo ovunque, inquino ovunque, me ne frego sempre.
Se uso espressioni forti, è perché la realtà è ancora più forte: inciviltà quotidiana normalizzata, impunità garantita, FdO locali che sembrano uscite da un cartello colombiano, povertà culturale spacciata per folklore.
Non rinnego nulla: non tutta la popolazione locale è antropologicamente retrograda, ma la maggioranza si, ed è questo che rovina tutto. E non lo dico io: lo dicono le condizioni in cui questa città versa. Se gli incivili fossero “alcuni” come dice la narrazione ufficiale, questa città non si troverebbe nel terzo mondo.
La rivoluzione che serve non è urbanistica: è ANTROPOLOGICA. Il resto — trasporti, decoro, legalità — verrà di conseguenza. Finché si proverà più fastidio per chi critica che per chi distrugge, ogni passo avanti sarà seguito da cento all’indietro.
Dici che vai in bici: anche questo è un modo per non accettare la realtà. Anche a me sarebbe piaciuto spostarmi in bici, ma una bici nemmeno l’ho. E non perché non possa permettermela, ma perché sono consapevole che a Palermo mancano piste ciclabili, e se ci sono sono fatte male e occupate dai SUV. In strada rischierei sia che mi mettano sotto, sia che me la rubino. Usarla nel marciapiede, anche qualora questo fosse libero, non lo prendo nemmeno in considerazione per ovvi motivi. Palermo non è un posto per muoversi in bici, e farlo come se nulla fosse significa non guardare in faccia la realtà.
Accetto il confronto, se è sincero. Ma non accetto che si definisca “offesa velata e discriminatoria” una verità scomoda solo perché mette a disagio chi da sempre preferisce non vederla.
Mi ero ripromesso di non intervenire più perchè mi sembrava una perdita di tempo, ma mi corre l’obbligo di precisare alcune cose. Mi ero rivolto agli amministratori del forum per bannare il tizio per il semplice motivo che, ed è del tutto evidente, questo signore, così come succede in tanti forum, chat e chiacchericci vari sui social, interviene solo ed esclusivamente interpretando questo spazio come uno sfogatoio. Le tante persone che lo frequentano non mi pare che abbiano detto, a parte rari casi, che Palermo è una bellissima città, amministrata bene e che i suoi cittadini abbiano un livello di civiltà pari ad Helsinki o Copenaghen. Io personalmente lo consulto periodicamente per avere qualche informazione in più in merito alle opere pubbliche che in questa città faticano a farsi strada. Pertanto rinnovo l’invito a coloro i quali ritengano che qui si facciano leccate alle terga dei nostri amministratori o addirittura che si faccia da ufficio stampa del comune, di frequentare altri siti, forum, social, etc… Non lo ha prescritto il medico di venire qua a vedere che aria tira intervenendo sempre e comunque e sopratutto se l’aria che si respira non la si ritiene salubre, un saluto e buona fortuna. Continuo a registrare gli interventi di questa persona su qualsiasi argomento dello scibile umano. Evidentemente ha molto tempo a disposizione, buon per lui, ma potrebbe utilizzarlo meglio.Buona giornata…
Napoletano,
non hai risposto a una sola parola nel merito. Ti limiti a invocare censure perché ti dà fastidio chi dà voce a verità scomode.
È per questo che ho aperto uno spazio social tutto mio: per non dipendere da gentili concessioni di parola.
Io continuerò a scrivere, anche solo per uno che legge e si sveglia.
Avessi avuto io un “The villains of Palermo” quindici anni fa, mi sarei risparmiato anni buttati, circondato da gente che ripeteva il mantra “tutto il mondo è paese”, mentre mi convincevo di essere io il disadattato.
Il problema non è la mia presenza. È la tua soglia di sopportazione della realtà.
Non sono io a dover “andare via”. È il “quieto vivere” che va bannato.
Perché è proprio quel “non disturbare” che fa di Palermo (e anche Napoli) quello che sono.
Ti dà fastidio che una persona abbia “molto tempo”?
Io lo uso per osservare, registrare, pubblicare. Tu per proporre ban.
Vedi la differenza?
Resta pure a fare il guardiano del villaggio.
Buona giornata. E chiudi bene il cancello. Qui fuori c’è ancora chi pensa.
@villains of palermo, a dusseldorf ci sono un sacco di napoletani e siciliani, quindi vivo già in mezzo a loro.
capisco la tua frustrazione per la vastaseria di alcuni nostri concittadini e non, ma questo non è il sito adatto. qui si parla di infrastrutture utili a risolvere marginalmente, a dare un po’ di fastidio al problema del traffico a palermo.
sul tema delle isole pedonali vorrei ire questo: ci sono troppo vasi di plastica lasciati alla rinfusa, cicrescono erbacce e le piante sono spesso secche. rimuoveteli.
in via emerico amari hanno messo i dehor sopra agli aranci amari piantati di recente, che quindi non prendono né luce né aria e sono destinati a seccare (in inverno ci mettono il fungo di calore accanto , quello che va a gas). salviamo gli aranci amari di via emerico amari
@Punteruolo
Allora non mi leggi quando scrivo, come ho detto:
“La rivoluzione che serve non è urbanistica: è ANTROPOLOGICA. Il resto — trasporti, decoro, legalità — verrà di conseguenza.”
Non è un buon semaforo a “paralizzare”, come ho letto da utenti di questo blog. A paralizzare è:
– il palermitano che si infila prendendosi la tua precedenza, per poi non solo accelerare, ma addirittura rallentare, costringendoti a frenare;
– il palermitano con il SUV in doppia fila (9 volte su 10 nemmeno con le quattro frecce), che ti costringe a fermarti e aspettare il momento giusto per andare in contromano;
– il palermitano che attraversa dove vuole, costringendoti a fermarti se attraversa di prepotenza;
– il palermitano che occupa la corsia riservata a FdO e mezzi di soccorso, bloccando l’accesso a questi.
Tu vivi in un contesto dove chi sbaglia paga, quindi non capisco cosa c’entri il paragone con i napoletani in Germania. Io non critico la nazionalità ma l’inciviltà, e in Germania sei civile, con le buone o con le cattive.
@The villains of Palermo, vorrei farti presente che questo spazio non è il Bar dello Sport dove utilizzi un linguaggio boccacesco.
Inoltre una domanda: ma cosa ci stai a fare in uno spazio dove etichetti i gestori come marchettari o peggio cassa di risonanza dell’Amministrazione?
Sembrano gli stessi ragionamenti dei famosi comitati del no al tram o passante ferroviario: solo per pubblicare determinati comunicati stampa ufficiali, si veniva etichettati nella stessa misura come hai fatto te. Amici delle ferrovie o amici mandati dal sindaco, o pagati dalla Bombardier.
Ti confido anche un’altra cosa: non rappresenti di certo un modello salvifico per questa città, coi tuoi toni assai discutibili.
Gentile Antonio,
i miei “no” sono motivati: ho fatto l’esempio dei parcheggi della stazione vespri, parcheggi GRATUITI. Ciononostante la gente continua a parcheggiare sopra il marciapiede tra piazza durante e stazione vespri.
Poi leggo voi che amplificate l’avviso del Comune: parcheggi a pagamento tramite partner privati.
Le parole usate?
“Ridurre traffico”, “incentivare il trasporto pubblico”, “opportunità per il settore privato”.
Come pensi che finirà?
Lo sai già: marciapiedi invasi lo stesso, solo con un altro parcheggio semi-vuoto a pagamento che nessuno userà.
E allora è lecito chiedersi a che gioco stiamo giocando. I “toni assai discutibili” sono un effetto collaterale di chi pensa 😉